Archivia Aprile 14, 2025

Rsu, da oggi al voto. La Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Baldari: “Basta a proposte che sviliscono i lavoratori

Si chiude anche in Calabria la campagna elettorale per l’elezione dei rappresentanti, delle lavoratrici e dei lavoratori dei servizi pubblici . Il 14, 15 e 16 aprile al via le operazioni di voto in tutti i luoghi di lavoro.

Dopo la presentazione delle liste elettorali, abbiamo tenuto tantissime assemblee anche alla presenza dei Segretari della FPCGIL Nazionale, sui posti di lavoro di ogni comparto, Sanità, Enti e Autonomie locali, Uffici ministeriali, Agenzie fiscali, Inps  ed altri Enti pubblici non economici, per ascoltare le lavoratrici e i lavoratori ed esporre i programmi elettorali della Fp Cgil, al centro dei quali c’è la difesa del lavoro pubblico e del suo valore sociale che consente l’erogazione di servizi in modo egualitario, rispondendo ai bisogni delle cittadine e dei cittadini e garantendo l’esigibilità dei diritti costituzionali.

Per questo il nostro slogan è “Essenziali per Costituzione”. Abbiamo le idee chiare sulla difesa della dignità del lavoro, che deve essere equamente ricompensato, e dei diritti, che devono essere estesi e tutelati. Chiediamo il voto per la Fp Cgil perché “Siamo il sindacato per davvero” quello che non si accontenta di proposte che sviliscono il valore del lavoro pubblico e non migliorano concretamente le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Sono necessarie maggiori risorse, più investimenti, la stabilizzazione di tutti i precari e più assunzioni per avere migliori servizi. Al nostro programma elettorale si  legano anche le vertenze nazionali e locali per risolvere le criticità di ambiti nevralgici per il Paese e per la Calabria e ne abbiamo discusso con i Segretari e i coordinatori  nazionali che hanno preso parte alle assemblee, oltre che con la  Segretaria generale della Fp Cgil Nazionale, Serena Sorrentino, presente ben due volte  in Calabria per incontrare le tante candidate e candidati di elevata qualità che, con profonda convinzione e passione, si sono messi in gioco per rappresentare le esigenze delle loro colleghe e dei loro colleghi, tutelare e garantire i diritti, migliorare le condizioni quotidiane di lavoro, con coraggio e competenza.

Il voto è la più alta espressione di democrazia e partecipazione, auspichiamo che tutte le lavoratrici ed i lavoratori dei servizi pubblici calabresi esprimano le loro preferenze consapevoli dell’impegno che la Fp Cgil si è assunta con i propri programmi, decisa a valorizzare le professionalità e fornire servizi efficienti e rivendicare salari dignitosi.

Fp Cgil Calabria riunisce i candidati Rsu nell’Assemblea Generale con la Segretaria Nazionale Serena Sorrentino

La Funzione Pubblica Cgil Calabria ha presentato, in una partecipata assemblea tenutasi a Lamezia Terme, i candidati e le candidate nella campagna Rsu2025. Ai lavori ha preso parte, oltre che la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari, il Segretario Fp Cgil Calabria Bruno Talarico e il Segretario Generale Gianfranco Trotta, la Segretaria Fp Cgil Nazionale Serena Sorrentino.

Tante le motivazioni dietro la scelta dei candidati di rinnovare il loro impegno o di correre per la prima volta per l’incarico di Rsu. Tra queste, la disastrosa situazione relativa al personale, schiacciato dalle carenze e dalle mancate assunzioni, costretto spesso a rivestire anche ruoli non propri. Rimane centrale anche il tema dei Ccnl non rinnovati o rinnovati con una maggioranza risicata di organizzazioni sindacali e il contrasto a proposte che non vanno a incidere sul potere d’acquisto perso in questi anni a causa dell’inflazione. Il tutto in luoghi, quelli del pubblico impiego, legati a servizi che vanno da tempo incontro ad una forte desertificazione, ancora di più al Sud e in Calabria, dove resistono grandi bacini di precari”.

“Dalla pubblica amministrazione alla sanità- ha affermato Baldari – non dare seguito a una stabilizzazione di tutti i precari significa impoverire ancora di più questi luoghi di lavoro. Al momento la situazione si prospetta drammatica: la la legge Madia sta scadendo e il governo non solo non ha previsto alcuna risorsa per incrementare le amministrazioni e stabilizzare i precari, ma nemmeno delle proroghe che riguardino tutti i bacini in essere. Che fine faranno quei precari ormai essenziali per l’erogazione dei servizi? E con loro, che fine faranno i servizi?”.

Per la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria è urgente: “Investire nel lavoro pubblico incrementando le assunzioni e legiferando rispetto al tema delle stabilizzazioni, prorogando la legge Madia e fornendo tutti quegli strumenti per facilitare le stabilizzazioni nelle pubbliche amministrazioni”.

Per la Segretaria Fp Cgil Nazionale Serena Sorrentino è necessario anche investire sui salari: “Per quanto riguarda le funzioni locali, ad esempio, ci è stato proposto il sei per cento a fronte di un’inflazione del 17.” Fp Cgil chiede anche un piano straordinario di assunzioni: “Siamo alla desertificazione, soprattutto in un territorio come la Calabria in cui la maggioranza degli enti locali ha organici al di sotto delle cinque unità. Non siamo in grado di dare servizi ai cittadini in sanità, come negli enti locali e nelle funzioni centrali. Per noi la priorità assoluta è reclutare un milione di dipendenti pubblici da qui al 2030”.

“In Calabria l’industria più grande è proprio quella del pubblico impiego – ha affermato il Segretario Generale Cgil Calabria Gianfranco Trotta – ma risente delle carenze di organico, specie per la mancata copertura del turnover. Pesano poi le misere proposte di rinnovo del contratto da parte del governo. In sanità è urgente un forte piano di assunzioni, abbiamo bisogno di infrastrutture e delle giuste coperture finanziarie, oltre che di piani industriali che prevedano anche la strumentazione necessaria a rendere la sanità efficiente ed efficace”.

Stato di emergenza sistema ospedaliero, gli appunti della Fp Cgil Calabria al presidente-commissario Occhiuto

“La notizia dello Stato di emergenza per il sistema ospedaliero della Calabria deciso dal Governo per velocizzare i lavori finanziati col Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) derogando le norme di legge e i vincoli di bilancio per intervenire con urgenza e con poteri staordinari contraddice tutte le dichiarazioni e le rassicurazioni annunciate dal presidente – commissario per il Piano di rientro, che fino a qualche mese fa sono state reiterate in ogni occasione”.

Lo afferma la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari che spiega: “Il Governo, su richiesta dello stesso commissario, interviene a sancire una situazione giuridica prevista in situazioni eccezionali (che durano da 20 anni!) riguardo alla costruzione dei nuovi ospedali e che già all’epoca, proprio in ragione dell’urgenza di dare una risposta alla chiusura dei 18 ospedali e colmare le carenze della rete ospedaliera, aveva prodotto  l’attivazione di una procedura di emergenza di protezione civile durata sei anni senza conseguire alcun risultato, quindi inutile. E allora ci chiediamo, dopo tre anni di governo della sanità di quali superpoteri ha bisogno il presidente/commissario che fino a luglio 2024 ha assicurato i calabresi che tutto stesse procedendo regolarmente, anche in relazione ai progetti di riassetto territoriale con i fondi Pnrr?”

“Quali sono – continua Baldari –  gli impedimenti burocratici e i vincoli finanziari che paralizzano l’azione Commissariale che già può vantare di poteri rafforzati? Perché in Calabria non si possono appaltare regolarmente progetti e lavori in trasparenza e secondo le norme vigenti? Accadde anche 20 anni fa, è vero, ma allora l’urgenza era rappresentata dalla tempestività con la quale si riteneva necessario intervenire a compensazione di territori rimasti privi di strutture assistenziali. E non funzionò, anzi  si diede vita ad intrecci  di supporto e collaborazione con la Regione Lombardia (Infrastrutture Lombarde) che non sortirono i risultati   auspicati e per i quali la Calabria ha pagato fior di milioni”.

“Non vorremmo  – aggiunge  – che nei dodici mesi che consentiranno al commissario di Protezione civile, probabilmente lo stesso presidente/commissario, di attivarsi derogando a tutti i vincoli, siano nuovamente proposti  interventi di supporto parapubblici o pseudoprivati provenienti da altre regioni a cui non crediamo di dovere nulla e a cui abbiamo già pagato molto. E ancora ci chiediamo, data la acclarata sofferenza dei servizi per carenza di personale in tutte le strutture sanitarie, e che renderà impossibile la resa dei servizi in una sanità territoriale riformata, perché il presidente/commissario non invoca la deroga ai tetti di spesa per il reclutamento di personale  e l’abrogazione del tetto del salario accessorio del personale che rende asfittica ogni possibilità di valorizzazione dei professionisti sanitari?”

“Perché  – si domanda il sindacato –  non retribuisce con tempestività i lavoratori del pronto soccorso sulla cui indennità ci sono ritardi siderali a fronte di un accordo sottoscritto in Regione con le organizzazioni sindacali ad ottobre 2024, che ancora oggi resta imbrigliato nelle maglie di sofismi burocratici privi di fondamento giuridico? Ed infine, se è un buon segnale che alcuni dei parametri dei livelli essenziali di assistenza hanno cambiato tendenza, è da rilevare  – fa notare – che riguardo la prevenzione si indirizzano i cittadini a effettuare gli screening verso strutture private convenzionate, di fatto certificando che le strutture pubbliche non siano sufficienti, nonostante l’adesione alla convocazione agli esami di prevenzione sia ancora molto bassa in Calabria”.

“Queste  – conclude la Segretaria Generale – sono solo alcune delle preoccupazioni che, sommate a tante altre, ci convincono che il risanamento e l’efficienza del servizio sanitario regionale siano ancora molto lontani e che non si risolveranno con l’attivazione dello Stato di emergenza per dodici mesi. Essi richiedeno interventi strutturali nell’organizzazione, nella destinazione delle risorse e nel rafforzamento del personale che per essere attratto deve trovare buone condizioni di lavoro ed una giusta e puntuale retribuzione per fornire servizi tempestivi e di qualità ai calabresi”.

Furti d’auto in Cittadella: la Fp Cgil sollecita azioni immediate

“Passano i mesi ma l’inerzia della Regione Calabria è sempre più evidente e diventa ancora più inaccettabile in particolare quando trattasi di sicurezza!” – così in una nota della FP CGIL Calabria.
“Il continuo proliferare, nel parcheggio incustodito, di atti di vandalismo con la messa a segno di reiterati furti ad autoveicoli di dipendenti e cittadini, che per lavoro o per fruire di servizi pubblici accedono alla Cittadella, – evidenzia il sindacato – così come i ripetuti appelli della FP CGIL per un tempestivo intervento, oltre l’allarme da noi lanciato da oltre due anni, in ultimo, ad inizio dicembre, reso pubblico anche sulla stampa, si contrappongono nettamente all’immobilismo dell’Amministrazione regionale.”
“Gli ennesimi episodi di furto registrati negli ultimi giorni rimarcano una situazione ormai divenuta insostenibile e alla quale l’Amministrazione deve mettere un punto in tempi non più procrastinabili.”
Profonda indignazione – quella manifestata dalla FP CGIL nella giornata di martedì all’Assessore regionale al Personale Filippo Pietropaolo, accedendo i riflettori, ancora una volta, su questi gravi avvenimenti, che destano forte preoccupazione tra i dipendenti, che convivono quotidianamente con l’angoscia di finire nel mirino dei ladri con il rischio di non trovare più l’autovettura al termine del turno di lavoro o essere derubati e privati dei beni personali.
La richiesta della FP CGIL è stata chiara – “necessaria un’azione immediata e concreta con l’introduzione urgente di un sistema di videosorveglianza e un servizio di vigilanza fisico che garantisca la giusta sicurezza ai lavoratori e ai visitatori.”
Ci auguriamo – chiosano – i Segretari FP CGIL Calabria Baldari e Schipano, che l’impegno preso dall’Assessore regionale Filippo Pietropaolo di una prossima installazione del servizio di videosorveglianza non si riveli l’ennesima promessa disattesa perpetrata ai danni dei lavoratori regionali.”
La FP CGIL continuerà a monitorare la situazione “la sicurezza personale non può essere messa a continuo rischio. Siano pianificate e messe in campo tutte le misure necessarie per tutelare le lavoratrici e i lavoratori che giornalmente garantiscono il buon funzionamento dell’apparato regionale”.

Il Segretario Generale FP CGIL CalabriaAlessandra Baldari

Il Segretario FP CGIL Calabria  Ferdinando Schipano

Tentativo d’evasione nel Carcere di Cosenza, Fp Cgil: urgente reintegro e rinforzo del personale

Lo scorso 28 gennaio un detenuto di origine calabrese ristretto nel circuito di media sicurezza ha tentato la fuga dal carcere di Cosenza nascondendosi dentro un sacco dell’immondizia. Solo grazie all’allarme lanciato da un altro detenuto e al pronto intervento di due unità di personale di Polizia Penitenziaria si è evitato che potesse farla franca.

Quest’ultimo evento critico è la dimostrazione che nell’Istituto di Cosenza, dove è presente anche una sezione alta sicurezza, ormai la sicurezza non esiste più e non si riesce a tenere sotto controllo.

Il ritrovamento continuo di telefoni cellulari, la tentata evasione di questi giorni, sono tutte situazioni di criticità più volte segnalate dalla Fp Cgil alla direzione dell’istituto alle autorità superiori; segnalazioni ad oggi prive di riscontro.

Secondo Fp Cgil tutto ciò è dovuto ad una pessima gestione del personale a cui si aggiunge una pessima organizzazione del lavoro.

È da tempo che viene segnalata in tutte le sedi l’urgenza di provvedere ad un immediato reintegro e rinforzo di personale, a rivedere la gestione allo stato fatta con superficialità e in spregio alla normativa vigente, ove l’emergenza è allarmante perché pregiudicata ogni garanzia di vigilanza e sicurezza dell’ordine e dell’incolumità fisica del personale.

Un’insostenibile realtà che vive drammaticamente e disperatamente anche il personale di Cosenza: il governo, il ministro della Giustizia e l’amministrazione centrale continuando  a non intervenire espongono ogni giorno la comunità pubblica ed il personale penitenziario al rischio concreto ed attuale di evasioni, di atti di violenza ed aggressioni e, come in questo caso vista la posizione dell’Istituto nel pieno centro cittadino, a pericolo sociale.

Fp Cgil Polpen Calabria e Cosenza

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