Archivia Gennaio 28, 2022

Lavoratori di Alli Scarl a rischio licenziamento, i sindacati non mollano e chiedono un confronto urgente: “Trovare una soluzione”

Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti chiedono chiedono un confronto urgente sul futuro dell’azienda Alli Scarl e in particolare per i 15 lavoratori che rischiano il posto.

Lavoratori di Alli Scarl a rischio licenziamento, i sindacati non mollano e chiedono un confronto urgente: “Trovare una soluzione”
“Dalla riunione del 13 gennaio scorso è emerso che le criticità segnalate, sin dal mese di settembre 2021, e trattate in maniera più approfondita nel corso dell’incontro presso la Prefettura di Catanzaro, in data 07/12/2021, alla presenza della Regione Calabria e di ATO Catanzaro, non hanno trovato la soluzione ivi concordata”, scrivono in una nota Franco Grillo (Fp Cgil), Gianluca Campolongo (Fit Cisl) e Benedetta Cassala (Uil Trasporti) al presidente della Regione Calabria, all’assessore regionale all’Ambiente, al dirigente settore Ciclo integrato dei rifiuti della Regione Calabria, alla prefettura di Catanzaro alla società Alli Scarl e all’Ato Catanzaro.

“Nella riunione del 13 gennaio la società ha comunicato la volontà di avviare la procedura di licenziamento collettivo (legge 223/1991) per 15 lavoratori (su 38 quindi pari al 40% della forza lavoro), rimettendo in discussione anche le 4 unità, che a seguito di apertura delle procedure di cassa integrazione in deroga, sono state riammesse in servizio attivo. Questo, ovviamente, non è assolutamente accettabile da parte del sindacato che ha richiamato la società ad un senso di responsabilità ciò anche in considerazione degli ammortizzatori sociali attualmente in essere, prontamente recepito. “Assodato quindi, il temporaneo congelamento della procedura di licenziamento collettivo” i sindacati chiedono alla Regione Calabria (e alla prefettura di farsi garante dell’incontro) “la convocazione di tutti i soggetti per addivenire ad una pronta ed immediata soluzione della vertenza in atto”.

La Funzione Pubblica Cgil in lutto: ultimo saluto al sindacalista Riccardo Barbucci

“La notizia della dipartita improvvisa di Riccardo Barbucci ci colpisce e lascia tutti noi sgomenti ed increduli. Ci sono notizie che non vorremmo mai apprendere e questa certamente è una di esse.” Lo scrive Fp CGIL Reggio Calabria in una nota stampa firmata dal segretario generale Fp CGIL Reggio Calabria, Francesco Callea, e il segretario generale Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari. Che continuano così:

“Figura importante per la FP CGIL, Riccardo ha ricoperto per più di 20 anni l’incarico di dirigente sindacale; più volte è stato componente di segreteria provinciale e presente in tutti gli organismi. Un uomo, un compagno fortemente convinto e sostenitore del ruolo più nobile del sindacato a servizio e a difesa dei lavoratori. Ha sempre sposato le cause più ostiche, non tollerava l’illegalità, le ingiustizie e le discriminazioni sui luoghi di lavoro, così come nella vita quotidiana. Per anni Responsabile degli Enti Locali ha girato in largo e lungo per la Provincia di Reggio Calabria sedendo ai tavoli di contrattazione dei vari Enti, difendendo gli interessi dei lavoratori con la sua tenacia, la sua caparbietà e la sua capacità di mediazione. Un punto fermo per la nostra O.S., un compagno di lunga esperienza sul campo, estremamente preparato e sempre pronto a condividere con le nuove leve e i lavoratori il suo sapere e le sue grandi competenze in materia di contrattualistica. Una persona sulla quale fare affidamento, estremamente riflessiva e al contempo dal temperamento combattivo, sempre pronto ad intraprendere nuove sfide, vivendo in prima persona i disagi lavorativi e sociali di chi si avvicinava alla CGIL. Amico di tante battaglie, con la sua attitudine alla tutela è riuscito a raggiungere risultati importanti per tanti lavoratori”, continua i

Un sindacalista che ha portato sicuramente prestigio alla FP CGIL, uno spirito libero e ribelle, sempre in prima linea e partecipe alla vita della nostra organizzazione. Nonostante fosse da pochi anni in pensione, il suo contributo è rimasto vivo e attuale nel ricordo delle compagne e dei compagni, che oggi unitamente alle segreterie FP Reggio Calabria – Locri e FP Calabria si stringono e partecipano al dolore della famiglia esprimendo il più vivo e profondo cordoglio”.

Incontro in Regione su LSU e LPU: ok all’accordo su utilizzo delle risorse

L’incontro tenutosi ieri 20 dicembre tra il Presidente Occhiuto, la Vicepresidente Princi,
il DG Cosentino e le Organizzazioni Sindacali CGIL – CISL – UIL, FP CGIL – CISL FP – UIL FPL,
NIDIL-CGIL – Felsa-CISL – UILTEMP UIL, ha segnato un avanzamento rispetto alla vertenza
degli ex Lsu-Lpu calabresi, dopo aver conseguito nel tempo importanti risultati con la
contrattualizzazione nel 2015 e la stabilizzazione nel 2020 frutto di una serrata rivendicazione
sindacale.

Ieri invece, si è discusso dell’approvazione del decreto Milleproroghe, che ha visto
l’equiparazione su base nazionale tra gli Lpu e Lsu ed il riconoscimento di altri 20 mln di euro,
un provvedimento fortemente voluto dal sindacato che ha sollecitato e vigilato rispetto alla
stesura del testo definitivo e che consentirà quindi un aumento di contributo agli Enti
utilizzatori e quindi delle retribuzioni.
Tale cifra sarà materialmente a disposizione dei Comuni con la conversione in legge
del Decreto stesso che avverrà dal 3 marzo 2022, data in cui diverrà pienamente operativo.
Pertanto le Organizzazioni sindacali hanno ritenuto opportuno chiedere alla Presidenza
della G.R. di produrre ogni utile intervento per anticipare il più possibile l’iter burocratico onde
evitare difficoltà finanziarie agli enti e comunque confermando la decorrenza dell’01.01.2022
per il miglioramento orario della contrattualizzazione dei lavoratori.
Nell’occasione le OO.SS. hanno chiesto che venga reso stabile il fondo dei 39 mln di euro
regionali al netto dei pensionamenti che avverranno nel tempo e che i risparmi così derivanti
siano reinvestiti di anno in anno nell’aumento ulteriore della quota pro capite dei lavoratori
rimanenti nel bacino ed il tal senso la Regione procederà recependo la detta richiesta.
E’ stata concordata la redazione e la sottoscrizione di un accordo quadro che disciplini
le modalità di quantificazione e utilizzazione delle risorse in modo che il beneficio sia ripartito
pro capite a tutti i lavoratori, evitando di fatto che possa esserci qualche lavoratore ancora part
time che non possa vedersi adeguare il proprio stipendio.
Infine, è stato chiesto di equiparare al resto del bacino, qualora ce ne fosse bisogno,
anche quei lavoratori stabilizzati nel 2018 superando la convenzione sottoscritta tra la Regione
Calabria e il Ministero del Lavoro che prevedeva un incentivo statale di soli 4 anni.
Rimane obiettivo del Sindacato confederale continuare sul percorso intrapreso
tendendo all’obiettivo del full time fino al raggiungimento del massimo retributivo possibile e
confidando in interlocuzioni istituzionali che valuteremo, di volta in volta, in riscontro a
risultati concreti e migliorativi per i lavoratori.

Angelo Sposato (Segreteria Confederale CGIL), Tonino Russo (Segreteria Confederale CISL), Santo Biondo (Segreteria Confederale UIL), Alessandra Baldari (Segretario Generale FP CGIL), Luciana Giordano (Segretario Generale FP CISL), Elio Bartoletti (Segretario Regionale UIL FPL),  Ivan Ferraro (Segretario Generale NIDIL CGIL), Gianni Tripoli (Segretario Generale FELSA CISL), Gianvincenzo Benito Petrassi (Segretario Generale UILTEMP).

Concorsi alla Regione, arrivano i corsi di formazione della Fp Cgil: come accedere

I nuovi concorsi banditi dalla Regione Calabria rappresentano una opportunità che i calabresi devono poter affrontare al meglio, con gli strumenti e i mezzi formativi del caso.

L’ente prevede di assumere 537 risorse con contratti di lavoro a tempo indeterminato e determinato. Le selezioni sono rivolte a candidati diplomati e laureati e per presentare domanda di partecipazione c’è tempo fino al 31 gennaio 2022.

Sul proprio sito nazionale la Fp Cgil mette a disposizione una serie di corsi dedicati ai bandi regionali calabresi (e non solo): su www.concorsipubblici.fpcgil.it  la Fp Cgil ha realizzato, grazie all’aiuto di docenti esperti che hanno prestato la loro professionalità, un corso online per aiutare nella preparazione ai concorsi degli enti locali, per diversi profili professionali indicati in tutti i concorsi della Regione.

Il corso è costituito non solo da video-lezioni teoriche sulle materie oggetto dei quiz, ma anche da esercitazioni e simulazioni della prova di concorso con un questionario di 60 domande cui risponde in un’ora.

 

Gli avvisi relativi alle procedure selettive per i CPI mettono a disposizione un totale di 537 posti di lavoro. Di seguito presentiamo tutte le figure professionali ricercate, le unità di personale che verranno inserite e i relativi bandi di concorso da scaricare.

  1. 279 posti per Istruttore Direttivo Amministrativo – Finanziario (categoria D) a tempo pieno e indeterminato –
  2. 177 posti per Istruttore Amministrativo – Contabile (categoria C) a tempo pieno e indeterminato 
  3. 29 posti per Specialista in servizi per il lavoro (categoria D, posizione economica D1) a tempo pieno e determinato
  4. 52 posti per Specialisti e Analisti (categoria D) a tempo pieno e determinato – suddivisi tra i seguenti ruoli professionali:
    – Specialista in servizi per il lavoro (37 posti);
    – Specialista informatico (5 posti);
    – Analista del mercato del lavoro (5 posti);
    – Specialista comunicazione (5 posti).

Lavoratori dell’Alli Scarl a rischio licenziamento, i sindacati ottengono la sospensione della procedura

 

Il 13 gennaio scorso, presso la sede di Confindustria, si sono incontrate le organizzazioni sindacali territoriali e l’Azienda Alli Scarl per fare il punto della situazione stabilito all’incontro del 7 dicembre 2021 presso la Prefettura di Catanzaro.

Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti Catanzaro, nel ricevere l’informativa, prendono atto della dichiarazione dell’Azienda che fa presente che dalla data dell’ultimo incontro, presso la Prefettura, la situazione non sia assolutamente cambiata per cui sia l’Ato Catanzaro che la Regione Calabria non hanno dato seguito agli impegni assunti in tale sede.
Quanto sopra appalesa la volontà, da parte dell’azienda, di procedere alla riduzione di personale presso l’impianto di Catanzaro Alli.

Quanto a parere delle organizzazioni sindacali “è grave ed inaccettabile poiché sarebbe assurdo assistere alla riduzione di personale, quindi al licenziamento di 15 persone (quante ne sono state individuate per la Cassa integrazione attualmente in essere) in una struttura pubblica di proprietà della Regione, preoccupazione che i sindacati non ha mai nascosto sin dall’avvio della procedura a sostegno al reddito”.

Tutto questo è ancor più grave se si considera che la decisione di riduzione del personale viene assunta, per come riferito, a seguito dell’inerzia sia dell’Ato Catanzaro che della regione Calabria.

A conclusione dell’incontro, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti Catanzaro, hanno chiesto ed ottenuto un congelamento della procedura al fine di consentire loro di avviare le necessarie interlocuzione con i soggetti pubblici interessati dalla vicenda, volendo ricordare a presidente Roberto Occhiuto che non esiste solo la sanità come problema atavico della regione.

Covid: Cgil e Fp Cgil, situazione in sanità sempre più critica, lavoratori stremati. Serve svolta“

“A quasi due anni dallo scoppio della pandemia, nel pieno di una ulteriore ondata di contagi, l’organizzazione del SSN messa in campo da moltissime Regioni mostra ancora molte delle problematiche già presenti prima del Covid, aggravate dagli esiti dei ventidue mesi che abbiamo alle spalle”. È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale e Fp Cgil.

“Non è purtroppo necessario guardare al cambio di colore al quale nuovamente si stanno approssimando molte regioni per avere contezza della situazione reale”, sostengono Confederazione e Categoria. “Le scene che si stanno ripresentando in questi giorni, con pronto soccorso in cui sono assenti percorsi dedicati al trattamento esclusivo dei pazienti Covid e file di ambulanze fuori dalle strutture danno dimostrazione di come alcuni insegnamenti siano stati ignorati. Così come – proseguono – il continuo convertire e riconvertire strutture, il frequente depotenziamento delle Usca laddove costituite, la permanente difficoltà della medicina generale attestano come si sia guardato alla pandemia come ad un evento di forte impatto ma di breve periodo, cosa evidentemente smentita dai fatti, con il risultato che sono evidenti i danni derivanti dal mancato svolgimento delle attività ordinarie”.
“A tutto questo – si sottolinea nella nota – è chiamato ancora una volta a far fronte un personale oramai stremato e disilluso, in quantità colpevolmente insufficiente anche a causa delle scelte effettuate dalle Regioni, che non sempre hanno assunto nelle quantità consentite loro dai provvedimenti emergenziali e che fino a pochi giorni fa non si sono fatte scrupoli a non rinnovare contratti precari che stavano scadendo. In questo quadro, in cui nonostante le norme dedicate i precari non si assumono, assistiamo sempre più di frequente a lavoratori a tempo determinato che scelgono di licenziarsi”.
“Mancano i professionisti, in particolare infermieri e oss. Per i primi – dichiarano Cgil e Fp – continuiamo a pensare sia necessario prevedere una sospensione del numero chiuso per l’accesso alle facoltà universitarie, ma forse è giunto il momento di pensare a misure straordinarie simili a quelle che sono state adottate per favorire, data l’emergenza, l’ingresso dei medici
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specializzandi nelle strutture”. Per quanto riguarda gli oss “è impensabile che si arrivi alla necessaria revisione della figura, nel silenzio delle Conferenza delle Regioni, attraverso i ripetuti tentativi di questa o quella regione di adottare provvedimenti che pensano di supplire alla carenza infermieristica semplicemente trasferendo competenze agli oss. Un modo, in assenza di un disegno nazionale organico, per abbassare i costi a scapito dell’assistenza agendo sul costo del lavoro”.
“A fronte di tutto ciò – si legge ancora nella nota – le misure adottate con gli ultimi provvedimenti dal Governo continuano a postare ingenti quantità di denaro pubblico in direzione di un privato che, anche in questa occasione, pare rispondere meno del dovuto alle necessità del Paese, e quando lo fa, basti vedere l’indegna speculazione delle farmacie sul costo delle mascherine Ffp2 prima e dei tamponi ora, pare rispondere ad altre logiche”.
“È forte la preoccupazione che le scelte reali che si stanno via via adottando, anche in previsione della traduzione operativa dei progetti del Pnrr, possano portare, con la condivisione di buona parte della politica e di tante rappresentanze lobbistiche, ad una progressiva cessione di quote rilevanti di gestione del servizio sanitario nazionale in direzione di chi dimostra di considerare la salute dei cittadini come una variabile da declinare in funzione dei margini di profitto che se ne possono ricavare. Uno scenario avverso – si conclude la nota – che rende indispensabile innalzare ulteriormente il livello di presidio e di mobilitazione”.

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