Fp Cgil, Fit-Cisl e UilTrasporti denunciano all’opinione pubblica la grave situazione in cui versano i lavoratori della discarica Alli S.C.A.R.L., l’azienda che gestisce l’impianto di trattamento dei rifiuti sito in Catanzaro. Nei giorni scorsi, infatti, è stata attivata la Cassa integrazione per 15 lavoratori, ovvero il 50% circa della forza lavoro. È utile ricapitolare le tappe fondamentali della vicenda che ha portato alla decisione contestata dai sindacati.
In una fase iniziale, l’azienda ha comunicato l’avvio della cassa integrazione per un numero imprecisato di lavoratori addetti alla linea RD sul presupposto che la linea, dopo alterne vicende, avrebbe subito una temporanea sospensione.
Dopo la comunicazione, i sindacati hanno chiesto di essere convocate e successivamente, in data 31 agosto 2021, si è tenuto un primo incontro all’esito del quale Fp Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti si sono riservate ogni decisione solo dopo un necessario confronto con l’ATO di Catanzaro.
Con questo ultimo si sono consumati due incontri: uno il 6 settembre 2021 ed un altro il 14 settembre 2021, all’esito del quale è stato redatto un verbale che ha registrato l’esito negativo del confronto, non riuscendo a scongiurare l’attivazione della CIGO. La Cassa Integrazione ordinaria è stata così attivata il 15 settembre 2021 per un 15 lavoratori, ovvero il 50% circa della forza lavoro.
Considerato che le rassicurazioni indicate dall’Azienda all’ATO sono sembrate poco convincenti e molto incerte, tenuto conto che l’Ente Regione Calabria è proprietario dell’impianto e che lo stesso è stato dato in uso all’ATO di Catanzaro, i sindacati hanno chiesto all’Ente in data 21 settembre 2021, previa dichiarazione dello stato di agitazione del personale, un incontro urgente di confronto con lo scopo di scongiurare la possibilità che la CIGO possa essere il preludio di un licenziamento delle maestranze interessate.
In virtù della situazione prospettata dall’Azienda Alli S.C.A.R.L e dalla susseguente attivazione della CIGO, vista anche la proclamazione dello stato di agitazione effettuato dai sindacati, per la mancanza di prospettiva che si manifesta chiaramente dall’incapacità di una politica aziendale di far ripartire l’impianto a regime, si chiede a al prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, e all’Assessore Regionale Tutela dell’Ambiente, Sergio De Caprio, di voler convocare un incontro per trovare delle soluzioni ai problemi sopra elencati.
Infine, ma non meno importante, i sindacati fanno presente che “qualora non si dovessero trovare soluzioni, le scriventi attiveranno tutte le azioni di lotta opportune al fine di far rispettare i diritti dei lavoratori conquistati in quasi trent’anni di attività con senso di sacrificio e abnegazione”.