Archivia Aprile 29, 2022

Un anno senza Alfredo Iorno

Da sempre impegnato con i lavoratori, stimato e apprezzato da tutti: Alfredo Iorno era un sindacalista Cgil di lungo corso che negli anni si è battuto per la difesa dei diritti.

In passato aveva rivestito il ruolo di segretario regionale della Funzione Pubblica Cgil Calabria: il primo maggio ricorre il primo anniversario della sua morte e nello stesso giorno la famiglia ha organizzato in sua memoria una messa al Santuario della Madonna di Termine, a Pentone (Catanzaro), alle ore 18.

La Fp Cgil Calabria ha ancora a mente e a cuore il ricordo di sindacalista attento, competente e capace, e anche quello di un uomo buono, generoso e disponibile, un grande amico e compagno.

Elezioni Rsu 2022, la soddisfazione della Funzione Pubblica Calabria e i risultati ottenuti

 La Funzione Pubblica della Cgil Calabria esprime soddisfazione per i risultati raggiunti dal sindacato nelle elezioni Rsu del 5-6-7 aprile scorso, con particolare attenzione alle vittorie nell‘Azienda ospedaliera di Catanzaro, alla Corte d’Appello di Catanzaro e al raddoppio della percentuale nella Regione Calabria.

 “Il primo dato importante arriva dall’affluenza ai seggi, con percentuali elevate che confermano anche questa volta come i lavoratori e le lavoratrici pubblici non intendono rinunciare alla partecipazione democratica sui posti di lavoro.  Dobbiamo ringraziare tutte e tutti: le candidate e i candidati, i delegati e le delegate e tutte le compagne e i compagni che hanno lavorato intensamente per questa elezione. La democrazia è fatta anche di questo, di voto e di rappresentanza sindacale”. Ad affermarlo è la segreteria regionale della Funzione Pubblica Cgil Calabria. 

“Dal primo flusso di dati che ci giungono- spiega la segreteria– con orgoglio dichiariamo di aver conquistato seggi importati: la Fp espugna per la prima volta una delle più grandi Aziende ospedaliere della Calabria, l’Ao Pugliese Ciaccio di Catanzaro,  a testimonianza di un lavoro capillare svolta negli anni che ha fatto instaurare fiducia e responsabilità nei nostri lavoratori nei nostri candidati.

 Inoltre, la Fp Cgil arriva prima alla Corte d’appello di Catanzaro e Tribunale Catanzaro, Tribunale di Vibo Valentia, Procura di Crotone, Procura di Locri, Procura di Lamezia Terme  Asp Vibo, gli enti provinciali di Catanzaro-Crotone- Vibo Valentia, la Capitaneria di Porto regionale (con sede a Reggio Calabria), Soprintendenza Archeologia- Belle arti- Paesaggio (primo candidato doppia gli avversari ed è il più eletto). Buon risultato anche alla Regione Calabria, dove, in un contesto molto complesso, la Fp Cgil riesce a crescere raddoppiando la percentuale di preferenze.

Ottimo risultato al Comune di Catanzaro e Vibo Valentia, così come alla Procura della Repubblica di Catanzaro dove eleggiamo la candidata con più voti, al Consiglio regionale (dove conquistiamo due seggi in più), alla Prefettura di Reggio Calabria (guadagniamo un seggio e la nostra candidata è la prima eletta),  il Tribunale di Castrovillari (passiamo da un seggio a due), Arcea (da uno a due seggi), all’Autorità Idrica di Bacino (vinciamo l’unico seggio a disposizione),  Arsac (conquistiamo due seggi), Calabria Verde, (prendiamo 3 seggi). All’Ussmi, dove la nostra candidata è La prima candidata,  Biblioteca nazionale di Cosenza, dove prima non eravamo rappresentati mentre ora conquistiamo un seggio. Anche al Comune di Vibo Valentia: due seggi in più rispetto al passato.  Confermiamo i due seggi all’Aterp e i quattro seggi della Provincia di Cosenza. E ancora, la lista Fp Cgil arriva prima, solo per citarne alcuni, nei Comuni di  Castrovillari, Corigliano- Rossano, San Giovanni in Fiore, Paola, Palmi, Polistena, Sinopoli”.

Ispettorato del Lavoro, la condanna della Filcams Calabria: “Guerra tra lavoratori”

La nota è di Giuseppe Valentino, segretario regionale di Filcams CGIL Calabria, che fa seguito alla nota della Funzione Pubblica Cgil Calabria su quanto accaduto nella sede dell’Ispettorato del lavoro a Catanzaro.

LEGGI QUI LA NOTA DELLA FUNZIONE PUBBLICA CGIL

La Filcams CGIL Calabria condivide il comunicato ed i contenuti espressi dalla FP CGIL ai vari livelli sull’aggressione ai danni dei lavoratori dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Non è concepibile vedere lavoratrici e lavoratori che si scagliano e fanno la guerra ad altri lavoratori ai quali rivolgiamo la nostra vicinanza e solidarietà.

La nostra organizzazione sindacale si rapporta quotidianamente con gli organismi di controllo Ispettivo, condividendo l’amarezza che innanzitutto gli stessi dipendenti dell’INL esprimono per la carenza di mezzi e di personale che impedisce loro di poter espletare al meglio il proprio lavoro. Conosciamo situazioni di lavoratori coraggiosi ed appassionati che addirittura mettono di tasca propria i soldi, sottraendoli al loro reddito, della benzina per poter effettuare le tante visite Ispettive che vengono richieste attraverso puntuali denunce.

Condividiamo, il disagio e la rabbia delle lavoratrici e dei lavoratori SIARC, siamo al loro fianco quotidianamente per tentare di affrontare le gravissime questioni, a partire dal pagamento degli stipendi arretrati, che vengono determinate dall’atteggiamento della dirigenza di un’azienda che non ha nessuna considerazione delle responsabilità sociali nei confronti dei propri dipendenti.

 

Basti pensare che ci troviamo di fronte a quotidiane e continue rescissioni di contratto ad opera degli enti appaltanti (tra queste emerge su tutte la vicenda nel comune di Corigliano-Rossano che solo grazie alla determinazione delle Istituzioni e del sindacato si è riuscita a contenere, dando continuità occupazionale a circa 40 lavoratrici e lavoratori) che creano disagio sociale, disperazione e rabbia nelle famiglie calabresi.

 

Siamo di fronte alla resa dello Stato rispetto agli interessi privati, poiché proprio perché sono rimasti inascoltati gli appelli del sindacato sulla carenza di organico degli INL, aziende irresponsabili possono continuare a violare impunite le leggi ed i contratti di lavoro, mentre nel contempo accrescono i propri profitti.

 

In più non vi sono elementi di garanzia per le lavoratrici ed i lavoratori del settore della ristorazione collettiva, poiché benché su insistenza delle Organizzazioni Sindacali, il Governo ha introdotto nell’ultima legge di Bilancio un fondo (inadeguato ed insufficiente) per salvaguardare con una misura di sostegno al reddito gli addetti al settore nei periodi di sospensione lavorativa (in genere giugno-agosto per le mense scolastiche), dopo quattro mesi manca ancora la circolare attuativa da parte dell’INPS.

Insomma, mentre chi scrive le storie e racconta le vicende della nostra terra attraverso i mezzi di comunicazione agisce come il Manzoni, facendo litigare i capponi di Renzo, gli Azzeccagarbugli vengono salvaguardati e tutelati.

La FILCAMS CGIL Calabria continuerà tra le lavoratrici ed i lavoratori la sua azione di rivendicazione e di tutela, nel rispetto degli altri lavoratori che sono nostri alleati fondamentali per garantire l’applicazione corretta di leggi e contratti, indirizzando le proprie azioni e le proprie proteste verso i veri responsabili di queste incresciose situazioni.

 

Irruzione all’Ispettorato del Lavoro di Catanzaro, la Fp Cgil: “Inaccettabile che si strumentalizzi la rabbia per fare audience”

“Inaccettabile”. La Funzione Pubblica della Cgil bolla così quanto accaduto nei giorni scorsi all’ispettorato del lavoro di Catanzaro. Franco Grillo (Fp Cgil Catanzaro), Alessandra Baldari (Fp Cgil Calabria) e Matteo Ariano (Fp Cgil Nazionale), affermano stigmatizzano l’episodio che ha visto coinvolto un giornalista e una lavoratrice dell’Ispettorato del Lavoro, quest’ultima strattonata all’ingresso.

“Non è accettabile che pur di fare audience si arrivi a strumentalizzare la rabbia di alcuni lavoratori, facendoli scagliare contro altri. Da sindacato confederale, che tutela tutti le lavoratrici e tutti i lavoratori, noi non lo accettiamo e condanniamo questa finta informazione. La vicenda denunciata dalle decine di lavoratrici e lavoratori della SIARC – cui va la nostra solidarietà – è certamente complessa, prova ne sia il fatto che coinvolge almeno tre soggetti pubblici (INL, INPS e GdF), senza escludere un possibile intervento della Procura della Repubblica, in quanto i fatti denunciati potrebbero assumere rilievo penale. Proprio per questo, piuttosto che aizzare lavoratori contro altri lavoratori, si sarebbe dovuto cercare di capire bene cosa stesse accadendo. Siamo certi che il personale dell’Ispettorato del Lavoro di Catanzaro, ingiustamente accusato di inerzia e con cui siamo solidali, stia svolgendo tutte le attività e gli accertamenti necessari – così come gli altri organi coinvolti -, pur tra le enormi difficoltà derivanti dalla forte carenza di personale, ispettivo e amministrativo”,  scrivono i sindacalisti della Funzione Pubblica. Grillo, Baldari e Ariano concludono così: “Ricordiamo, infatti, che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha, ad oggi, una carenza di oltre duemila unità su tutto il territorio nazionale e di questo non si può non tener conto, soprattutto in un contesto socialmente ed economicamente complesso, come quello catanzarese. Spiace constatare, invece, che di tutto questo non si sia tenuto conto nei servizi andato in onda, preferendo attestarsi sul logoro cliché dell’impiegato pubblico che non fa nulla. Come FP CGIL siamo impegnati da tempo e ad ogni livello per chiedere immediate e straordinarie assunzioni nella Pubblica amministrazione, per garantire in modo adeguato ed efficiente i servizi alla cittadinanza, inclusa la tutela del mondo del lavoro che ogni giorno l’Ispettorato Nazionale del Lavoro garantisce”

Assemblea del personale del Fp Cgil con Baldari, Ariano e Trevisani: ecco i temi affrontati

Il 31 marzo si è svolta in remoto l’assemblea del personale indetta dalla FP CGIL Calabria, con la partecipazione di Alessandra Baldari Segretaria Generale FP CGIL Calabria, Matteo Ariano FP CGIL Nazionale e Antonella Trevisani – Coordinatrice FP CGIL INPS.

Ha introdotto i lavori Alessandra Baldari con una disamina dell’attuale situazione politico -sindacale, affrontando i temi più generali che stanno alla base delle condizioni di lavoro del Pubblico Impiego, evidenziando il mancato riconoscimento che permane della funzione centrale e strategica del sistema pubblico, a maggior ragione in questa fase pandemica non ancora cessata. Un sistema che ha retto proprio grazie all’impegno ed alla professionalità dei lavoratori del settore pubblico. Non di meno è stato affrontato il tema delle prossime elezioni RSU. Tornata elettorale che vede impegnata la FP CGIL, con le proprie candidate ed i propri candidati, a mettere in evidenza lo straordinario lavoro quotidiano delle delegate e dei delegati nei rispettivi posti di lavoro.

Matteo Ariano, per la FP CGIL nazionale, ha illustrato in maniera dettagliata il nuovo CCNL delle funzioni centrali 2019-2021, ormai in dirittura d’arrivo con la sottoscrizione definitiva che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, trattando sia gli aspetti economici che quelli normativi (Lavoro Agile, nuovo Ordinamento Professionale, introduzione nuova area delle Elevate Professionalità, Ferie). Dopo i numerosi interventi dei partecipanti all’assemblea, con Antonella Trevisani sono stati affrontati gli argomenti più attinenti alle specificità dell’INPS.

Lavoro agile Sul lavoro agile post emergenziale, regolamentato con il messaggio Hermes 1143 del 14/03/2022 e dal successivo messaggio 1409 del 29/03/2022, emerge con chiarezza una interpretazione estremamente restrittiva e punitiva con il concetto di prevalenza del lavoro in presenza, ancora una volta frutto di una visione “brunettiana” del pubblico impiego, che intende far passare il messaggio del dipendente pubblico “fannullone” e l’equazione “smart-working = vacanza”. Anche i vertici dell’Istituto hanno fatto molto in fretta a dimenticare l’impegno lavorativo del personale nei due anni di pandemia, con i dati di produzione schizzati alle stelle, per effetto di una modalità lavorativa a cui il personale si è dovuto adeguare dall’oggi al domani, senza la minima regola, distinzione di orario e persino nei giorni festivi e senza contare la mancata attribuzione dei buoni pasto, così come avvenuto in altre pubbliche amministrazioni. L’entrata in vigore del nuovo CCNL, ormai imminente, porrà certamente rimedio alle storture evidenziate, ma è altresì necessario che l’amministrazione, ai diversi livelli di responsabilità, si approcci in un modo completamente diverso, maggiormente coerente con lo spirito di questa metodologia lavorativa.

Progressioni verticali

Con La pubblicazione del DPCM autorizzativo del piano dei fabbisogni 2021/2023 si potrà portare a compimento l’inquadramento in C1 dei colleghi idonei all’ultimo concorso e a bandire un nuovo concorso per i colleghi in possesso del titolo di studio. Ma si potrà dare risposte anche ai colleghi inquadrati in area A. Subito dopo il passaggio alla Corte dei conti del DPCM ci aspettiamo una rapida convocazione per concordare le modalità di attuazione dei passaggi.

Dati di produzione 2021 e Mobilità nazionale e regionale

Sono stati da poco consegnati i dati di produzione relativi all’anno 2021. Per quanto riguarda l’incentivazione speciale tutte le Direzioni Provinciali della nostra regione raggiungono il parametro 100; Per l’incentivazione ordinaria, ad eccezione della Direzione Regionale che al momento si attesta al parametro 100, tutte le altre Direzioni raggiungono il parametro 110. Non si può non sottolineare come il risultato sia stato raggiunto grazie al grande impegno profuso dal personale della nostra regione, che tra mille difficoltà dovute a riorganizzazioni organizzative subite e mai condivise e alla cronica carenza di personale, anche per il 2021 ha svolto il proprio lavoro in maniera egregia, erogando quelle prestazioni che hanno consentito la tenuta sociale della nostra regione. Proprio sulla carenza di personale evidenziamo che tutte le sedi della nostra regione hanno urgente bisogno di nuovi innesti, e ci auguriamo che con la mobilità nazionale prima e col nuovo concorso poi, si possa avere una boccata d’ossigeno necessaria per ovviare alla grave sofferenza di tutte le strutture territoriali e garantire la corretta erogazione delle prestazioni alla cittadinanza. Mobilità che comunque rimane legata all’immissione in servizio del personale del nuovo concorso.

Valutazione individuale della Performance

E mentre il personale, col massimo sforzo e la massima dedizione, raggiungeva per l’ennesimo anno gli obiettivi di produzione, abbiamo assistito all’avvio del sistema di misurazione della performance individuale, su cui, già in premessa, dobbiamo esprimere un giudizio estremamente negativo. I numerosi interventi dei partecipanti hanno evidenziato un profondo rammarico e una cocente delusione per come si è sviluppata la valutazione. Seppur consapevoli della natura sperimentale di un processo valutativo che coinvolge l’INPS per la seconda volta nella sua storia, a distanza di circa vent’anni (anche di quella esperienza non ci giungono ricordi positivi), rileviamo che, sulla base delle informazioni in nostro possesso, a fronte di un appuntamento così importante e di tale impatto su ciascun valutato, l’amministrazione si è fatta trovare del tutto impreparata a gestire l’intero processo. A nostro avviso, in primo luogo, appare contraddittorio l’avvio in “corso d’opera” di tale sistema, da cui è scaturita una prima valutazione nel mese di gennaio 2022 per un periodo (l’anno 2021) per il quale, peraltro, per ovvi motivi temporali non può essere concessa al lavoratore la possibilità di “recuperare o migliorare” la propria performance. Osserviamo, che ci è stata consegnata una fotografia distorta e del tutto disomogenea dei valori del personale, determinando sentimenti di grande frustrazione e demotivazione, con effetti che inevitabilmente si paleseranno da qui in avanti. Ci troviamo di fronte ad un’amministrazione che si è dimostrata poco lungimirante, che ha dimenticato con molta fretta i sacrifici chiesti al personale in questi ultimi due anni e che, invece di valorizzare e motivare i propri dipendenti, sempre meno per effetto dei pensionamenti e del mancato turn-over, ha intrapreso una “strada punitiva”, con effetti divisivi e dannosi per il benessere aziendale. E’ mancata una funzione di garanzia e di equilibrio rispetto a situazioni particolari che fossero potute emergere e, soprattutto, di omogeneità, all’interno delle sedi e tra le sedi, per rendere questa valutazione il più possibile oggettiva e scevra da qualsiasi condizionamento. Avremmo volentieri fatto a meno della valutazione, ma per effetto delle diposizioni vigenti non era possibile evitarla, così come eravamo consapevoli che potessero determinarsi difettosità, ma non ciò che poi si è effettivamente verificato. A mente fredda, non possiamo che esprimerci in termini negativi, consapevoli che molti colleghi hanno ricevuto valutazioni incoerenti rispetto all’apporto individuale dato e al proprio percorso lavorativo e professionale , vedendo calpestata la dignità personale. Giacché ci risulta imminente la convocazione del tavolo nazionale sull’argomento, ci auguriamo, ed il nostro impegno sarà massimo affinché a partire da tale appuntamento si possano attuare i necessari rimedi per una valutazione finalmente oggettiva e coerente.

Lavoratori Lsu/Lpu in Regione, la Cgil non molla: “Tenere conto del nuovo contributo e applicarlo”

“Dopo l’accordo quadro firmato tra la Regione Calabria e le parti sociali in data 14 marzo 2022, la Regione Calabria il 24 marzo 2022 ha pubblicato il decreto dirigenziale N. 3183 che ha praticamente dato avvio all’aumento del contributo per i lavoratori ex LSU/LPU stabilizzati in Regione Calabria (LEGGE N. 147/2013 – LEGGE 160/2019 – LEGGE N. 15 DEL 25 FEBBRAIO 2022). Le presenti risorse aggiuntive saranno quindi disponibili per gli enti non appena questi ultimi risponderanno alla manifestazione d’interesse pubblicata dalla Regione Calabria”.  Lo affermano in una nota la segretaria regionale della Fp Cgil Alessandra Baldari, il segretario confederale Angelo Sposato e il segretario generale NIDIL CGIL, Iva Ferraro.

 

 

“Vista la confusione che si sta creando, nei vari enti locali sulla redistribuzione delle risorse per questa categoria di lavoratori, va ricordato agli stessi che sull’accordo quadro sottoscritto dalla Regione e dalle sigle sindacali è stato stabilito che le risorse che saranno trasferite agli Enti utilizzatori, sono da intendersi aggiuntive a quelle già trasferite per ogni singolo lavoratore. I trasferimenti sono condizionati all’effettivo aumento dei livelli retributivi e, quindi, dell’attuale orario lavorativo di ogni lavoratore sulla base del contributo pro-capite applicato secondo la categoria di appartenenza. Le risorse trasferite agli enti utilizzatori sono destinate all’incremento dell’orario lavorativo già osservato da ogni singolo lavoratore fino al massimo del tetto contrattuale, nel rispetto di quanto previsto dalle vigenti disposizioni di legge e che dovrà essere opportunamente rendicontato per l’intera somma del contributo annuo. Di conseguenza è assurdo quello a cui stiamo assistendo in questi giorni, ovvero, alcune amministrazioni locali che ritengono di poter usare le risorse destinate a loro discrezione compensando le spese già effettuate per aumentare l’orario dei lavoratori e così rimpinguando le casse degli enti”, continuano i tre sindacalisti. Che concludono:

 

A Catanzaro assemblea dei lavoratori precari della giustizia: “Stabilizzazione subito, diventati indispensabili per gli uffici”

La Funzione Pubblica Cgil regionale al fianco dei lavoratori precari della giustizia. A ribadire il concetto, forte e chiaro, l’assemblea dei lavoratori che si è tenuta mercoledì scorso nella sede regionale della Cgil, a Catanzaro, dove la Funzione Pubblica, tramite il coordinatore Giustizia e Funzioni centrali Calabria e Area Vasta, Sergio Rotella,  che ha voluto “dimostrare la nostra assoluta vicinanza agli operatori giudiziari precari. Sono prossime le scadenze al 28 giugno prossimo, altri a novembre 2022”.

“Questo è un bacino di lavoratori che attraverso la mobilità in deroga ha lavorato per oltre 12 anni presso gli uffici giudiziari, in nero, per 400/500 euro al mese. Dopo anni di lotte e vertenze, attraverso un bando a tempo determinato, solo dal settembre 2020 lavorano presso gli uffici giudiziari d’Italia. Per 12 e 24 mesi per l’avvio e lo smaltimento dell’arretrato del processo di digitalizzazione penale.  Questi lavoratori ormai sono indispensabili in tutti gli uffici giudiziari, per aver acquisito esperienza e praticità, e avendo dimostrato di essere un valore aggiunto ed una risorsa per la Giustizia. Abbiamo chiesto come Fp Cgil Nazionale un tavolo al Ministro della Giustizia, Marta Cartabia: ad oggi non è stato convocato, ed per questi motivi che abbiamo voluto, attraverso l’assemblea dei lavoratori calabresi, appoggiare la manifestazione di Roma fianco dei precari Tuttavia, svariate note sono pervenute a tutela di questi lavoratori anche da parte di numerosi capi degli uffici giudiziari, a partire da Presidenti di Corte di Appello, Procuratori Generali, i quali hanno testimoniato la qualità e qualità del lavoro che essi quotidianamente forniscono al settore giustizia”.

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