Il 31 marzo si è svolta in remoto l’assemblea del personale indetta dalla FP CGIL Calabria, con la partecipazione di Alessandra Baldari Segretaria Generale FP CGIL Calabria, Matteo Ariano FP CGIL Nazionale e Antonella Trevisani – Coordinatrice FP CGIL INPS.
Ha introdotto i lavori Alessandra Baldari con una disamina dell’attuale situazione politico -sindacale, affrontando i temi più generali che stanno alla base delle condizioni di lavoro del Pubblico Impiego, evidenziando il mancato riconoscimento che permane della funzione centrale e strategica del sistema pubblico, a maggior ragione in questa fase pandemica non ancora cessata. Un sistema che ha retto proprio grazie all’impegno ed alla professionalità dei lavoratori del settore pubblico. Non di meno è stato affrontato il tema delle prossime elezioni RSU. Tornata elettorale che vede impegnata la FP CGIL, con le proprie candidate ed i propri candidati, a mettere in evidenza lo straordinario lavoro quotidiano delle delegate e dei delegati nei rispettivi posti di lavoro.
Matteo Ariano, per la FP CGIL nazionale, ha illustrato in maniera dettagliata il nuovo CCNL delle funzioni centrali 2019-2021, ormai in dirittura d’arrivo con la sottoscrizione definitiva che dovrebbe avvenire nei prossimi giorni, trattando sia gli aspetti economici che quelli normativi (Lavoro Agile, nuovo Ordinamento Professionale, introduzione nuova area delle Elevate Professionalità, Ferie). Dopo i numerosi interventi dei partecipanti all’assemblea, con Antonella Trevisani sono stati affrontati gli argomenti più attinenti alle specificità dell’INPS.
Lavoro agile Sul lavoro agile post emergenziale, regolamentato con il messaggio Hermes 1143 del 14/03/2022 e dal successivo messaggio 1409 del 29/03/2022, emerge con chiarezza una interpretazione estremamente restrittiva e punitiva con il concetto di prevalenza del lavoro in presenza, ancora una volta frutto di una visione “brunettiana” del pubblico impiego, che intende far passare il messaggio del dipendente pubblico “fannullone” e l’equazione “smart-working = vacanza”. Anche i vertici dell’Istituto hanno fatto molto in fretta a dimenticare l’impegno lavorativo del personale nei due anni di pandemia, con i dati di produzione schizzati alle stelle, per effetto di una modalità lavorativa a cui il personale si è dovuto adeguare dall’oggi al domani, senza la minima regola, distinzione di orario e persino nei giorni festivi e senza contare la mancata attribuzione dei buoni pasto, così come avvenuto in altre pubbliche amministrazioni. L’entrata in vigore del nuovo CCNL, ormai imminente, porrà certamente rimedio alle storture evidenziate, ma è altresì necessario che l’amministrazione, ai diversi livelli di responsabilità, si approcci in un modo completamente diverso, maggiormente coerente con lo spirito di questa metodologia lavorativa.
Progressioni verticali
Con La pubblicazione del DPCM autorizzativo del piano dei fabbisogni 2021/2023 si potrà portare a compimento l’inquadramento in C1 dei colleghi idonei all’ultimo concorso e a bandire un nuovo concorso per i colleghi in possesso del titolo di studio. Ma si potrà dare risposte anche ai colleghi inquadrati in area A. Subito dopo il passaggio alla Corte dei conti del DPCM ci aspettiamo una rapida convocazione per concordare le modalità di attuazione dei passaggi.
Dati di produzione 2021 e Mobilità nazionale e regionale
Sono stati da poco consegnati i dati di produzione relativi all’anno 2021. Per quanto riguarda l’incentivazione speciale tutte le Direzioni Provinciali della nostra regione raggiungono il parametro 100; Per l’incentivazione ordinaria, ad eccezione della Direzione Regionale che al momento si attesta al parametro 100, tutte le altre Direzioni raggiungono il parametro 110. Non si può non sottolineare come il risultato sia stato raggiunto grazie al grande impegno profuso dal personale della nostra regione, che tra mille difficoltà dovute a riorganizzazioni organizzative subite e mai condivise e alla cronica carenza di personale, anche per il 2021 ha svolto il proprio lavoro in maniera egregia, erogando quelle prestazioni che hanno consentito la tenuta sociale della nostra regione. Proprio sulla carenza di personale evidenziamo che tutte le sedi della nostra regione hanno urgente bisogno di nuovi innesti, e ci auguriamo che con la mobilità nazionale prima e col nuovo concorso poi, si possa avere una boccata d’ossigeno necessaria per ovviare alla grave sofferenza di tutte le strutture territoriali e garantire la corretta erogazione delle prestazioni alla cittadinanza. Mobilità che comunque rimane legata all’immissione in servizio del personale del nuovo concorso.
Valutazione individuale della Performance
E mentre il personale, col massimo sforzo e la massima dedizione, raggiungeva per l’ennesimo anno gli obiettivi di produzione, abbiamo assistito all’avvio del sistema di misurazione della performance individuale, su cui, già in premessa, dobbiamo esprimere un giudizio estremamente negativo. I numerosi interventi dei partecipanti hanno evidenziato un profondo rammarico e una cocente delusione per come si è sviluppata la valutazione. Seppur consapevoli della natura sperimentale di un processo valutativo che coinvolge l’INPS per la seconda volta nella sua storia, a distanza di circa vent’anni (anche di quella esperienza non ci giungono ricordi positivi), rileviamo che, sulla base delle informazioni in nostro possesso, a fronte di un appuntamento così importante e di tale impatto su ciascun valutato, l’amministrazione si è fatta trovare del tutto impreparata a gestire l’intero processo. A nostro avviso, in primo luogo, appare contraddittorio l’avvio in “corso d’opera” di tale sistema, da cui è scaturita una prima valutazione nel mese di gennaio 2022 per un periodo (l’anno 2021) per il quale, peraltro, per ovvi motivi temporali non può essere concessa al lavoratore la possibilità di “recuperare o migliorare” la propria performance. Osserviamo, che ci è stata consegnata una fotografia distorta e del tutto disomogenea dei valori del personale, determinando sentimenti di grande frustrazione e demotivazione, con effetti che inevitabilmente si paleseranno da qui in avanti. Ci troviamo di fronte ad un’amministrazione che si è dimostrata poco lungimirante, che ha dimenticato con molta fretta i sacrifici chiesti al personale in questi ultimi due anni e che, invece di valorizzare e motivare i propri dipendenti, sempre meno per effetto dei pensionamenti e del mancato turn-over, ha intrapreso una “strada punitiva”, con effetti divisivi e dannosi per il benessere aziendale. E’ mancata una funzione di garanzia e di equilibrio rispetto a situazioni particolari che fossero potute emergere e, soprattutto, di omogeneità, all’interno delle sedi e tra le sedi, per rendere questa valutazione il più possibile oggettiva e scevra da qualsiasi condizionamento. Avremmo volentieri fatto a meno della valutazione, ma per effetto delle diposizioni vigenti non era possibile evitarla, così come eravamo consapevoli che potessero determinarsi difettosità, ma non ciò che poi si è effettivamente verificato. A mente fredda, non possiamo che esprimerci in termini negativi, consapevoli che molti colleghi hanno ricevuto valutazioni incoerenti rispetto all’apporto individuale dato e al proprio percorso lavorativo e professionale , vedendo calpestata la dignità personale. Giacché ci risulta imminente la convocazione del tavolo nazionale sull’argomento, ci auguriamo, ed il nostro impegno sarà massimo affinché a partire da tale appuntamento si possano attuare i necessari rimedi per una valutazione finalmente oggettiva e coerente.
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