Stato di emergenza sistema ospedaliero, gli appunti della Fp Cgil Calabria al presidente-commissario Occhiuto

“La notizia dello Stato di emergenza per il sistema ospedaliero della Calabria deciso dal Governo per velocizzare i lavori finanziati col Piano di ripresa e resilienza (Pnrr) derogando le norme di legge e i vincoli di bilancio per intervenire con urgenza e con poteri staordinari contraddice tutte le dichiarazioni e le rassicurazioni annunciate dal presidente – commissario per il Piano di rientro, che fino a qualche mese fa sono state reiterate in ogni occasione”.

Lo afferma la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari che spiega: “Il Governo, su richiesta dello stesso commissario, interviene a sancire una situazione giuridica prevista in situazioni eccezionali (che durano da 20 anni!) riguardo alla costruzione dei nuovi ospedali e che già all’epoca, proprio in ragione dell’urgenza di dare una risposta alla chiusura dei 18 ospedali e colmare le carenze della rete ospedaliera, aveva prodotto  l’attivazione di una procedura di emergenza di protezione civile durata sei anni senza conseguire alcun risultato, quindi inutile. E allora ci chiediamo, dopo tre anni di governo della sanità di quali superpoteri ha bisogno il presidente/commissario che fino a luglio 2024 ha assicurato i calabresi che tutto stesse procedendo regolarmente, anche in relazione ai progetti di riassetto territoriale con i fondi Pnrr?”

“Quali sono – continua Baldari –  gli impedimenti burocratici e i vincoli finanziari che paralizzano l’azione Commissariale che già può vantare di poteri rafforzati? Perché in Calabria non si possono appaltare regolarmente progetti e lavori in trasparenza e secondo le norme vigenti? Accadde anche 20 anni fa, è vero, ma allora l’urgenza era rappresentata dalla tempestività con la quale si riteneva necessario intervenire a compensazione di territori rimasti privi di strutture assistenziali. E non funzionò, anzi  si diede vita ad intrecci  di supporto e collaborazione con la Regione Lombardia (Infrastrutture Lombarde) che non sortirono i risultati   auspicati e per i quali la Calabria ha pagato fior di milioni”.

“Non vorremmo  – aggiunge  – che nei dodici mesi che consentiranno al commissario di Protezione civile, probabilmente lo stesso presidente/commissario, di attivarsi derogando a tutti i vincoli, siano nuovamente proposti  interventi di supporto parapubblici o pseudoprivati provenienti da altre regioni a cui non crediamo di dovere nulla e a cui abbiamo già pagato molto. E ancora ci chiediamo, data la acclarata sofferenza dei servizi per carenza di personale in tutte le strutture sanitarie, e che renderà impossibile la resa dei servizi in una sanità territoriale riformata, perché il presidente/commissario non invoca la deroga ai tetti di spesa per il reclutamento di personale  e l’abrogazione del tetto del salario accessorio del personale che rende asfittica ogni possibilità di valorizzazione dei professionisti sanitari?”

“Perché  – si domanda il sindacato –  non retribuisce con tempestività i lavoratori del pronto soccorso sulla cui indennità ci sono ritardi siderali a fronte di un accordo sottoscritto in Regione con le organizzazioni sindacali ad ottobre 2024, che ancora oggi resta imbrigliato nelle maglie di sofismi burocratici privi di fondamento giuridico? Ed infine, se è un buon segnale che alcuni dei parametri dei livelli essenziali di assistenza hanno cambiato tendenza, è da rilevare  – fa notare – che riguardo la prevenzione si indirizzano i cittadini a effettuare gli screening verso strutture private convenzionate, di fatto certificando che le strutture pubbliche non siano sufficienti, nonostante l’adesione alla convocazione agli esami di prevenzione sia ancora molto bassa in Calabria”.

“Queste  – conclude la Segretaria Generale – sono solo alcune delle preoccupazioni che, sommate a tante altre, ci convincono che il risanamento e l’efficienza del servizio sanitario regionale siano ancora molto lontani e che non si risolveranno con l’attivazione dello Stato di emergenza per dodici mesi. Essi richiedeno interventi strutturali nell’organizzazione, nella destinazione delle risorse e nel rafforzamento del personale che per essere attratto deve trovare buone condizioni di lavoro ed una giusta e puntuale retribuzione per fornire servizi tempestivi e di qualità ai calabresi”.

Furti d’auto in Cittadella: la Fp Cgil sollecita azioni immediate

“Passano i mesi ma l’inerzia della Regione Calabria è sempre più evidente e diventa ancora più inaccettabile in particolare quando trattasi di sicurezza!” – così in una nota della FP CGIL Calabria.
“Il continuo proliferare, nel parcheggio incustodito, di atti di vandalismo con la messa a segno di reiterati furti ad autoveicoli di dipendenti e cittadini, che per lavoro o per fruire di servizi pubblici accedono alla Cittadella, – evidenzia il sindacato – così come i ripetuti appelli della FP CGIL per un tempestivo intervento, oltre l’allarme da noi lanciato da oltre due anni, in ultimo, ad inizio dicembre, reso pubblico anche sulla stampa, si contrappongono nettamente all’immobilismo dell’Amministrazione regionale.”
“Gli ennesimi episodi di furto registrati negli ultimi giorni rimarcano una situazione ormai divenuta insostenibile e alla quale l’Amministrazione deve mettere un punto in tempi non più procrastinabili.”
Profonda indignazione – quella manifestata dalla FP CGIL nella giornata di martedì all’Assessore regionale al Personale Filippo Pietropaolo, accedendo i riflettori, ancora una volta, su questi gravi avvenimenti, che destano forte preoccupazione tra i dipendenti, che convivono quotidianamente con l’angoscia di finire nel mirino dei ladri con il rischio di non trovare più l’autovettura al termine del turno di lavoro o essere derubati e privati dei beni personali.
La richiesta della FP CGIL è stata chiara – “necessaria un’azione immediata e concreta con l’introduzione urgente di un sistema di videosorveglianza e un servizio di vigilanza fisico che garantisca la giusta sicurezza ai lavoratori e ai visitatori.”
Ci auguriamo – chiosano – i Segretari FP CGIL Calabria Baldari e Schipano, che l’impegno preso dall’Assessore regionale Filippo Pietropaolo di una prossima installazione del servizio di videosorveglianza non si riveli l’ennesima promessa disattesa perpetrata ai danni dei lavoratori regionali.”
La FP CGIL continuerà a monitorare la situazione “la sicurezza personale non può essere messa a continuo rischio. Siano pianificate e messe in campo tutte le misure necessarie per tutelare le lavoratrici e i lavoratori che giornalmente garantiscono il buon funzionamento dell’apparato regionale”.

Il Segretario Generale FP CGIL CalabriaAlessandra Baldari

Il Segretario FP CGIL Calabria  Ferdinando Schipano

Arpal, costituito il comitato iscritti Fp Cgil. “Insufficienti le risorse”

Durante l’assemblea dei dipendenti iscritti alla Fp Cgil dell’Agenzia Regionale Politiche Attive per il Lavoro (Arpal), tenutasi ieri a Catanzaro alla presenza della segretaria generale della Fp Cgil Calabria, Alessandra Baldari e del segretario Fp Cgil Calabria Ferdinando Bruno Schipano, si è discusso dello stato di attuazione del nuovo Ente, dopo la trasformazione di Azienda Calabria Lavoro, “ente pubblico economico”, in Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro (Arpal), “ente pubblico non economico”, a valle di una lunghissima vertenza il cui esito positivo ha conferito all’Ente stabilità e norme certe di riferimento per l’esercizio e il rilancio di funzioni fondamentali relative al mercato del lavoro.

Durante il proficuo dibattito, è emerso chiaramente che l’Agenzia, in ragione delle risorse finanziarie ancora insufficienti, non è nelle condizioni di poter assolvere a pieno regime alla propria “mission”, quella di supportare i Centri per l’impiego nell’erogazione dei servizi per il lavoro e nelle misure di politica attiva connesse alle funzioni e ai compiti della Regione.

La dotazione organica dell’Agenzia è composta interamente da dipendenti part time, dieci dei quali con contratto di lavoro a tempo determinato. Tale condizione, oltre a rendere difficile l’attuazione delle finalità previste, desta profondo disagio tra i lavoratori, i quali aspettano da tempo la trasformazione del contratto di lavoro in full time per tutti, la modifica del rapporto di lavoro in tempo indeterminato, con l’avvio della procedura di stabilizzazione, per i dipendenti provenienti dal bacino della Legge Regionale 54 e l’obbligatoria previsione in bilancio delle risorse per la costituzione del fondo per il salario accessorio.

In questi giorni, sia il Commissario dell’Agenzia Manna, che l’assessore regionale al Lavoro  Calabrese, su sollecito della Fp Cgil, si sono favorevolmente espressi in merito alla volontà di risolvere le problematiche relative al personale. Il compito di questa O.S. è quello di vigilare affinché in tempi rapidi le promesse e gli impegni possano diventare realtà.

Alla fine della appassionata e utile discussione, al fine di strutturare le attività sindacali della Fp Cgil all’interno dell’Agenzia, è stato costituito il Comitato degli Iscritti del quale fanno parte: Paola Palermo, Daniela Rabia, Eleonora Albanese, Michela Caiafa, Antonella Pirrotta, Antonio Pileggi, Francesco Lo Bello, Maria Citraro, Rossana Renda, Francesco Zicarelli, Francesco Buni, Nunzio Zinnà, Elisa Lo Bianco, Marco Petrolo, Francesco Varì; lo stesso comitato ha stabilito di individuare quali membri Coordinatori: Francesco Lo Bello, Paola Palermo, Francesco Zicarelli, Daniela Rabia, Eleonora Albanese.

I Segretari Baldari e Schipano nel ringraziare i componenti per la disponibilità, augurano a tutti un buon e proficuo lavoro volto alla risoluzione delle tante problematiche delle lavoratrici e dei lavoratori della Agenzia.

I Segretari FP CGIL Calabria

Ferdinando Bruno Schipano                          Alessandra Baldari

Segretario alle Funzioni locali                          Segretaria Generale

Sanità, la denuncia di Fp Cgil: “Atti in violazione delle norme contrattuali.  Asp Cosenza ritiri delibera su incarichi temporanei”

Atti in violazione delle norme contrattuali e in contraddizione con gli atti prodotti dalle altre aziende. E’ quanto denunciano la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari e il Segretario Fp Cgil Medici Francesco Masotti facendo riferimento, in particolare, alla recente delibera dell’Azienda sanitaria di Cosenza, la n. 2632 del 5 dicembre, con la quale, confermando i Coordinatori e il Referente delle Sale operative, sono stati altresì individuati referenti, responsabili e coordinatori  temporanei  delle Pet (postazioni territoriali del Suem 118), sia dirigenti medici che infermieristici disattendo le norme vigenti.

Con tale atto – spiegano i sindacalisti –  l’Azienda ha reiterato quanto avvenuto con la nomina dei responsabili delle Sale operative, non procedendo ad emanare alcun avviso,  in contrasto, tra l’altro,  con le disposizioni delle altre aziende che avevano emanato atti di divieto di attribuzione di incarichi di coordinamento in assenza di regolare concorso

Altro neo sollevato da Baldari e Masotti è quello degli incarichi temporanei attribuiti per garantire stabilità ai servizi senza che sia chiaro se a monte ci siano stati  l’accertamento e la valutazione dei requisiti previsti per legge. Inoltre  – denunciano ancora i sindacati – ai professionisti incaricati temporaneamente non è previsto alcun  riconoscimento giuridico ed economico se non quello in godimento, ma vengono altresì assegnate attività relative a programmazione, redazione turni mensili, pronta disponibilità, responsabilità sull’utilizzo dei mezzi di soccorso e delle dotazioni strumentali sanitarie, nonché l’approvvigionamento di farmaci, presidi e dispositivi medici presso le farmacie. Tutto ciò in contrasto con le norme contrattuali che prevedono indennità e retribuzioni ad hoc per chi ricopre incarichi e responsabilità, con il prevedibile rischio di futuri e legittimi contenziosi.

Insomma un fulgido esempio di delibera pasticciata, di quelle che generano contraddizioni organizzative, disparità di trattamento, mancata chance per tutti i lavoratori che possiedono i requisiti, probabili contenziosi, mancato riconoscimento delle responsabilità delicate e importanti, mancate retribuzioni degli incarichi di responsabilità secondo il dettato contrattuale e poca trasparenza nel caso in cui questi lavoratori fossero stati individuati non per le loro specifiche competenze o fossero retribuiti per il carico di responsabilità con altri istituti, quali prestazioni aggiuntive o straordinario.

Ad ora le ripetute richieste d’incontro al direttore generale d’Azienda Zero sono state inevase. Fp Cgil  chiede un intervento definitivo sull’assetto organizzativo e gestionale per conferire stabilità all’area critica dell’Emergenza – Urgenza e il ritiro della delibera 2632 dell’Asp di Cosenza per il ripristino di condizioni di legittimità degli incarichi nel rispetto delle norme e dei contratti.

Baldari e Masotti denunciano poi un’altra importante falla: quella in capo alla Struttura regionale commissariale e al dipartimento della Salute che hanno lasciato in sospeso i provvedimenti che avrebbero prodotto diretti vantaggi ai lavoratori e alle lavoratrici del comparto e della dirigenza, atteso il mancato recepimento con DCA degli accordi sindacali sull’indennità di pronto soccorso e la mancata conseguente erogazione dei fondi già stanziati dal Governo fin dal 2021 a valere sul 2022 e riproposti nella finanziaria successiva; così come restano bloccate, in assenza di completamento degli accordi regionali con le OO.SS, le risorse per le prestazioni aggiuntive.

Giustizia, Fp Cgil: “Ancora una volta penalizzata la Calabria e il distretto di Catanzaro”

In riferimento allo scorrimento degli idonei della  graduatoria per cancelliere esperto, abbiamo appreso in questi giorni che il direttore generale del Ministero di Giustizia, , con provvedimento iniziale del 20 giugno 2023, aveva assegnato nel distretto della Corte di Appello di Catanzaro,  uno dei più vasti in termini di dimensioni d’Italia e che comprende le province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia,  67 unità di cancellieri, e successivamente, con provvedimento di rettifica del 23 giugno 2023, ne ha disposto l’assunzione di sole 51 unità riducendo di 16 il numero inziale.

Come Fp Cgil Calabria, non possiamo che manifestare “sconcerto e rammarico per questa disposizione, e siamo costretti, ancora una volta, a rappresentare la grave carenza di organico del personale giudiziario presso tutti gli   uffici giudiziari Calabresi e nello specifico nel distretto della Corte di Appello di Catanzaro, in quanto siamo dell’avviso che i magistrati per poter mandare avanti i processi, devono poter contare su una pianta organica adeguata del personale giudiziario”.

In riferimento all’assunzione per 1956 operatori Giudiziari uscita ad aprile 2023 a tempo determinato per 18 ore e 18 mesi con i fondi del Pnrr, la Fp Cgil evidenzia “il forte ritardo da parte del Ministero Giustizia: prenderanno servizio il 6 settembre prossimo, e per opportuna e doverosa conoscenza, evidenziamo che il Giudice di Pace di Vibo Valentia è l’unico ufficio in Calabria che non ha avuto nessuna assegnazione di operatori giudiziari”.

Non possiamo che ribadire, come organizzazione sindacale, che a seguito dei pensionamenti nonostante  le assunzioni degli ultimi anni, a partire dagli assistenti giudiziari, operatori, cancellieri, funzionari e direttori e lavoratori assunti a tempo determinato con i fondi del PNRR, “tutta la nostra preoccupazione, tenuto conto, che, da qualche mese  molti lavoratori giudiziari vincitori di procedure concorsuali in altri Ministeri sono andati via e stessa cosa dicasi per alcuni lavoratori assunti con i fondi del Pnrr assunti  con contratto a tempo indeterminato, così come non possiamo non evidenziare che sono solo tre i Dirigenti Amministrativi in servizio in tutti gli giudiziari della Calabria”.

“Come sindacato abbiamo scritto ai vertici della Corte di Appello di Catanzaro ed i vertici del Ministero della Giustizia per chiedere loro un forte impegno risolutivo e di revoca della grave riduzione delle unità assegnate.

Ed in tale contesto abbiamo ritenuto doveroso e necessario informare tutta la deputazione parlamentare calabrese, nonché la Ministra Eugenia Maria Roccella (parlamentare eletta in Calabria) e la sottosegretaria di Stato, Wanda Ferro Ferro, della forte preoccupazione che, come sindacato, registriamo sulla vicenda.

Centro Giustizia minorile, ieri l’assemblea della Fp Cgil a Catanzaro: “Tutelare e rafforzare le tutele per i lavoratori”

Ieri i lavoratori e le lavoratrici del DGMC, riuniti in assemblea a  Catanzaro per la Fp Cgil Area Vasta Catanzaro Crotone Vibo Valentia, hanno incontrato il segretario Sergio Rotella e per la Fp Cgil Nazionale Paola Fuselli.
Nel corso dell’assemblea molto partecipata, la discussione ha toccato il tema del mancato avvio della contrattazione integrativa e le nuove famiglie professionali, in considerazione che il contratto 2019/2021è stato firmato il 9 maggio 2022.
Altro tema importante di discussione non aver valorizzato i lavoratori cosiddetti storici vista l’esperienza di oltre 25 anni senza nessun passaggio verticale nell’area successiva.
In riferimento alla problematiche sulle progressioni orizzontali, si è constatato che la situazione è ferma da troppo tempo.

Per quanto riguarda il lavoro agile- ordinario, i sindacalisti Paola Fuselli e Sergio Rotella hanno evidenziato come in tutto in tutto il comparto della Giustizia manca la cultura del lavoro agile, e il grande ritardo sulla digitalizzazione, informatizzazione e formazione senza nessun obbiettivo che intende raggiungere questo Ministero, spesso sprovvisto di computer, card, lettori e applicativi da remoto che presentano enormi criticità.

L’assemblea ha rappresentato che i sistemi informatici in uso sono inadeguati e obsoleti SIEPE non è raggiungibile da remoto, CALLIOPE e SISM sono lenti e spesso si bloccano.
Alla luce di quanto rappresentato i sindacalisti si faranno portavoce con i vertici centrali su tutte le problematiche e le “insoddisfazioni dei lavoratori e delle lavoratrici che aspettano il giusto riconoscimento dopo anni di lavoro svolto con impegno, passione,  professionalità e attaccamento al dovere.
I sindacalisti hanno discusso inoltre con i lavoratori del tentativo di dividere l’Italia con l’autonomia differenziata e della piattaforma rivendicativa che ci porterà il prossimo 20 maggio a Napoli per Manifestare contro le politiche inadeguate che questo governo sta mettendo in campo e che rischiano di creare ulteriori diseguaglianze e nuove sacche di povertà nella nostra società per una nuova stagione del lavoro e dei diritti.

Inaugurazione anno giudiziario a Catanzaro, Fp Cgil: “Allarme sul personale”

Nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario ritornato a Catanzaro dopo due anni, presente alla cerimonia la Funzione Pubblica Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone- Vibo Valentia.
“Non possiamo che ritenerci soddisfatti per gli interventi dei capi degli uffici giudiziari, a partire dalla relazione del Presidente Vicario della Corte di Appello, ricca di contenuti e proposte, che ha saputo evidenziare in modo dettagliato le problematiche  del distretto che conta 7 Tribunali e 7 Procure. Come Fp Cgil  siamo dell’avviso che la giustizia da sola rappresenta  il 65% di tutto il comparto dei Ministeri unitamente al Dap e al Centro Giustizia Minorile e di Comunità. Tuttavia il distretto di Catanzaro, in considerazione dell’alto tasso di criminalità che purtroppo esiste per via dei numerosi processi e maxiprocessi, meriterebbe di essere più attenzionato rispetto ad altre regioni con più abitanti e meno processi. Pertanto, la pianta organica è assolutamente inadeguata e da rivedere sia per il personale giudiziario che per i magistrati. Partendo dal personale giudiziario, a nostro avviso bisogna  subito intervenire con una serie di azioni e nello specifico esattamente: iniziare e definire le nuove famiglie professionali e la contrattazione integrativa in virtù del recente rinnovo contrattuale 2O19/2021del 9 maggio 2022;  dare seguito  all’accordo del 2017 con le OO.SS. per il passaggio giuridico  tra le Aree; procedere allo scorrimento delle graduatorie esistenti dei cancellieri e direttori”.
Ad affermarlo sono il segretario generale della Fp Cgil Francesco Grillo e il coordinatore Giustizia Sergio Rotella della Fp Cgil: sono questi i principali obiettivi che portano alla “valorizzazione” dei lavoratori e delle lavoratrici che da oltre 30 anni aspettano finalmente il giusto riconoscimento.
“In riferimento  alle assunzioni degli ultimi anni, a partire dagli assistenti giudiziari,   cancellieri, funzionari, direttori e gli ultimi operatori giudiziari stabilizzati ad inizio anno, gli stessi non potranno sopperire ai pensionamenti e le fuoriuscite  previste nei prossimi mesi di lavoratori nonché di molti assistenti giudiziari, che a breve lasceranno gli uffici giudiziari, in quanto vincitori di concorso in altri Ministeri. Infine- aggiungono Grillo e Rotella- la Funzione Pubblica Cgil sta lavorando unitamente alla Fp Cgil Nazionale per il proseguo di tutti i Funzionari UPP che hanno un contratto di 31 mesi PNRR (da prorogare) e dei  lavoratori e delle lavoratrici assunti il 22 novembre scorso per 36 mesi sempre con fondi del PNRR, fino alla stabilizzazione definitiva. È assolutamente impensabile che la giustizia possa privarsi dopo 36 mesi di questo personale ormai formato ed avviato”.
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