Archivia Settembre 30, 2022

Catanzaro, costi troppo elevati per i parcheggi di Via Argento: la nota di Fp Cgil Area Vasta

“Dopo gli aumenti di gas e luce arriva la doccia fredda per moltissimi lavoratori, lavoratrici e utenza che da anni utilizzano i parcheggi Aci di Via Argento, nei pressi del Tribunale di Catanzaro. Non è assolutamente accettabile che un lavoratore possa pagare con convenzione socio Aci la somma di 5 euro al giorno per parcheggiare la propria auto, in considerazione degli aumenti di gasolio e diesel”.

Ad affermarlo è la Fp Cgil Area Vasta a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici della giustizia che prestano servizio nel Tribunale di Catanzaro. 

“Chiediamo  di rivedere le proprie decisioni ai responsabili ACI, alla luce del caro vita che sta mettendo in ginocchio tutto il sistema economico. Un’ulteriore spesa graverebbe sul bilancio economico di ogni nucleo familiare di lavoratori, cittadini e utenza che di per sé arrivano con enormi difficoltà a fine mese”.

“Salute, Lavoro, Welfare. Quale futuro per la Calabria. Ascoltiamo il lavoro”: mercoledì l’incontro della Cgil Calabria a Lamezia

“Salute, Lavoro, Welfare. Quale futuro per la Calabria. Ascoltiamo il lavoro”. Mercoledì 29 settembre dalle ore 9:30 al Grand Hotel di Lamezia Terme si terrà un’iniziativa promossa da Cgil Calabria, Fp Cgil, Filcams Cgil, e Spi Cgil.

In attesa del diciannovesimo congresso, quadri e delegati discuteranno e ascolteranno le testimonianze dei lavoratori di Fp, Filcams, Fillea, Flc e Spi Cgil, nell’ottica di uno “Stato sociale forte, pubblico e universale” alla base di cui ci siano un servizio sanitario nazionale e politiche sociali a garanzia della salute e dei diritti di tutti.

Saranno presenti il Segretario Generale Cgil Calabria Angelo Sposato, la Segretaria Generale Fp Cgil Calabria Alessandra Baldari, il Segretario Generale FilCams Cgil Giuseppe Valentino, la Segretaria Generale Spi Cgil Calabria Claudia Carlino e Luigi Veraldi, Segretario Regionale Cgil.

A chiudere l’evento l’intervento di Serena Sorrentino, segretaria nazionale Fp Cgil Funzione Pubblica.

La FP CGIL chiede risposte alla direzione del Gom: “I dipendenti non possono attendere oltre”

 Spesso in questi anni di pandemia abbiamo sentito dire che la Sanità pubblica non funziona. Al Sud, in Calabria, lo abbiamo sentito più che altrove. Per quanto doloroso sia, non resta che domandarsi se la si voglia davvero far funzionare la Sanità pubblica calabrese, o se piuttosto non faccia comodo a qualcuno, che questo sogno di giustizia sociale muoia pian piano, un passo alla volta, per lasciare (ancor più) spazio alla Sanità dei privati, di chi può permettersela, di chi può pagare per esercitare un diritto costituzionalmente garantito. La FP CGIL è di parere completamente opposto e non può tacere.

Ci riferiamo, nello specifico, al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria che tanta parte ha avuto nel contrasto alla pandemia da CoVID-19 grazie all’impegno, la competenza e l’alto senso di responsabilità che lavoratrici e lavoratori hanno, di fatto, dimostrato in questi due anni.

Qualcuno potrebbe addirittura pensare che questi lavoratori vadano premiati o perfino incentivati, ma non è il caso del G. O. M. Bianchi Melacrino Morelli:  un Ospedale nel quale la Produttività 2021, ovvero le premialità legate alle Performance, non è stata ancora erogata ed è ben lungi dall’esserlo;  dove i buoni pasto maturati dal personale non vengono erogati da oltre 9 mesi;

  • dove il salario accessorio viene erogato con ritardo, con evidenti ripercussioni sulle economie delle famiglie dei dipendenti;
  • nel quale nei reparti si lavora in elevata carenza di organico, come nei casi più eclatanti delle U.O. di Ostetricia e Ginecologia e di Pediatria dove, spesso, un operatore si trova da solo a garantire l’assistenza all’intero reparto; nel quale permane critica, e inaccettabile, la situazione del Pronto Soccorso e dove gli altri reparti non se la passano meglio;
  • nel quale, ancora oggi non è di nostra conoscenza l’approvazione del piano del fabbisogno, per il quale con DCA 113 DEL 06.09.2022 il Commissario ad acta dava  10 giorni di tempo per presentare lo stesso, cosa a cui la stessa ASP di Reggio Calabria ha già adempiuto;
  • nel quale gli operatori cercano di gestire, a volte invano, con un solo strumento TAC utile prestazioni della U.O. di Radiologia e neuroradiologia per un’utenza enorme, mettendo, evidentemente in difficoltà gli utenti ed i reparti che ad essa afferiscono;

Un ospedale in cui non si rispetta il turnover del personale; in cui la mobilità interna è ancora di là dall’essere definita (siamo, da anni, in attesa di discutere del regolamento di mobilità esistente in tutte le strutture analoghe).

Queste le cose di cui la FP CGIL è a conoscenza, molte altre sono quelle che non sappiamo a causa del muro che l’Amministrazione del G.O.M. ha inteso alzare nei confronti dell’interlocuzione tra le parti.

Non sappiamo se e quando si procederà con le stabilizzazioni dei contratti COVID (Legge di Bilancio), cioè di quelle persone che hanno difeso la trincea quando la guerra infuriava. Attendiamo ancora la convocazione della delegazione trattante, considerando che siamo già quasi ad Ottobre.

Non sappiamo perché, ad esempio, il G.o.m., con un apparato amministrativo che sta letteralmente scomparendo per carenza di personale, non procede allo scorrimento della graduatoria del concorso di Assistenti Amministrativi, che essa stessa ha indetto ed espletato e non avvia quello per Collaboratori Amministrativi, ampiamente previsti anche dal precedente piano del fabbisogno.

Non sappiamo perché ad alcuni lavoratori siano state arbitrariamente tolte indennità a loro spettanti. E tutte queste cose non le sappiamo perché molte delle nostre richieste sono cadute nel silenzio.

Alla luce di tutto ciò, la FP-CGIL di Reggio Calabria non può che reiterare la denuncia delle innumerevoli difficoltà che ormai da tempo attanagliano le lavoratrici ed i lavoratori del G.O.M., difficoltà delle quali chiede conto direttamente alla Direzione del G.O.M. ed al suo Commissario, che, visti gli illustri trascorsi nelle file di organizzazioni sindacali di vario colore, dovrebbe avere particolarmente a cuore le nostre richieste.

Questo sarebbe un primo ma significativo passo per ribellarsi ad un disegno di lenta ma costante smobilitazione della Sanità Pubblica che, più o meno consciamente, si va configurando tanto a livello nazionale quanto a livello locale e che troverà sempre una netta ed intransigente opposizione della FP CGIL, parafrasando il grande De Gregori “sempre e per sempre dalla stessa parte ci troverai”.

 

Francesco Callea, segretario Generale, FP CGIL di Reggio Calabria

 

 

Sanità provinciale di Cosenza, Fp Cgil: “Pediatria rischia di sparire”

Anche nascere, in provincia di Cosenza, può essere un privilegio. Così come lo sta diventando l’assistenza pediatrica. Negli Ospedali Spoke di Castrovillari, Corigliano e Cetraro, dove insistono gli unici reparti di Pediatria dell’Azienda Sanitaria Provinciale, certamente è già un miracolo garantire i ricoveri e le cure per i bambini malati. Da anni, infatti, a Corigliano e a Cetraro i turni pediatrici e l’apertura h24 dei reparti di Pediatria sono garantiti da una cooperativa di Pediatri, per carenza ormai cronica di Medici. Mentre l’unica unità di Pediatria, che finora era riuscita a garantire con regolarità i turni di servizio, ossia Castrovillari, rischia seriamente di andare in sofferenza, per l’imminente preventivata assenza di tre dei sei Medici assegnati. Una situazione assurda, che va ad aggravare ulteriormente le già critiche situazioni che si registrano nelle Pediatrie di Corigliano e Cetraro.

I tagli imposti da dodici anni di commissariamento della Sanità calabrese, si stanno trasformando tutti in danni a carico dei Cittadini. Mentre la spesa per la migrazione sanitaria, a carico della Regione, continua a lievitare. Anche il 2021 ha segnato un ulteriore record di incremento di spesa, poiché i Calabresi bisognosi di cure sono sempre più proiettati a ricoverarsi in altre Regioni.

Da anni denunciamo la grave carenza di Personale medico e non medico, senza ottenere risposte sufficienti. In mancanza di soluzioni strutturali e urgenti, la Sanità pubblica rischia un serio tracollo.

Occorre, quindi, una urgente inversione di tendenza: bisogna mappare le carenze di Personale medico e non medico, concentrare tutte le risorse, ordinarie e straordinarie, assegnate per l’emergenza covid e in funzione del PNRR, e procedere con le assunzioni del Personale necessario a garantire il diritto alla salute. Ciò dovrà consentire anche il superamento delle costosissime convenzioni che l’Azienda Sanitaria Provinciale è costretta a sostenere, ma che non potranno durare ancora più a lungo, se non si vuole continuare a sperperare ingenti risorse, e a non dare una soluzione strutturale al bisogno sanitario.

Si diano, quindi, urgenti risposte alle Pediatrie di Castrovillari, Corigliano e Cetraro, in modo da restituire al Cittadino il diritto di sentirsi un po’ più tutelati nel loro bisogno primario di avere una sanità efficiente e sufficiente.

Giuseppe Guido – Segretario Generale CGIL Pollino Sibaritide Tirreno

Vincenzo Casciaro – Segretario Generale FP CGIL Pollino Sibaritide Tirreno

 

Indennità Covid in Calabria, Fp Cgil: “Assicurare a tutti il ristoro dovuto”

La nota è del segretario generale FPCGIL Calabria Alessandra Baldari  e del segretario FPCGIL MEDICI Francesco Masotti 

“Su quanto annunciato nei giorni scorsi in tema di sanità, vale a dire l’erogazione della tanto attesa indennità
Covid finanziata dal Governo nazionale e concordata dalle OO.SS. con la Regione Calabria oltre 2 anni fa che
pare finalmente essere in prossimità di liquidazione e l’emanazione del DCA 113, che stabilisce la
predisposizione dei Piani di fabbisogno per il 2022 da parte delle Aziende del SSR, sbloccando la possibilità di
assumere e stabilizzare il personale con i previsti requisiti, purtroppo, corre obbligo riservare la massima
cautela.

Infatti, riguardo al primo annuncio, siamo al corrente che non tutte le Aziende sanitarie della nostra regione
hanno risposto alla richiesta di puntuale rendicontazione cosi come esige l’autorizzazione alla spesa
derivante da fondi POR, 22 milioni, stanziati dalla Regione e destinati al pagamento dell’indennità Covid per
il personale che con coraggio ed abnegazione ha fronteggiato l’ondata del virus. Altre, col supporto di
consulenti inviati dal Dipartimento salute, stanno apportando correzioni e solo due hanno completato
correttamente la necessaria rendicontazione. Pertanto, non possiamo considerare concluso l’iter istruttorio
né garantire tempi certi, anche se la DGR di impegno di spesa ci rassicura. I tempi incerti di rendicontazione
da parte delle Aziende dimostrano però, ancora una volta, la loro ridotta capacità amministrativa che tanto
incide sulla governance e sull’organizzazione del sistema sanitario regionale. Infine, resta irrisolta una parte
dell’applicazione di parte dell’accordo del 6 luglio 2020 che prevede l’inclusione dei medici convenzionati
come quelli del 118 in prima linea nell’assistere i pazienti contagiati, per i quali non abbiamo ancora alcuna
rassicurazione. La FP CGIL continuerà a vigilare sulla correttezza dell’applicazione dell’accordo sottoscritto,
continuando a sollecitare aziende e dipartimento al fine di addivenire alla conclusione e al ristoro di tutti i
lavoratori e le lavoratrici della Sanità.

Inoltre, il DCA 113 dello scorso 6 settembre relativo ai Piani di fabbisogno di personale e Piani delle assunzioni
per il 2022, se da un lato produce una sollecitazione necessaria alle Aziende soprattutto per dar luogo alle
stabilizzazioni concordate, rese possibili dalla normativa vigente (Legge di bilancio, Madia), dall’altro ci
preoccupa in quanto prende a riferimento il tetto di spesa del personale del 2021 e i volumi di produzione
dello stesso anno. Spesa certamente superiore al 2020 per l’assunzione di personale precario durante
l’emergenza Covid, ma condizionata dalla riduzione della produttività di tutte le altre attività non Covid.
Allo stesso tempo ci chiediamo, questi Piani di fabbisogno a quali Atti Aziendali fanno riferimento? La spesa
del personale a quali bilanci farà rifermento se molti di quei bilanci non sono stati approvati? Dubbi che
sarebbe stato possibile chiarire se, come sosteniamo da tempo, ci fosse stato un confronto continuo con le
organizzazioni sindacali, a cominciare proprio dai Piani di fabbisogno che sono lo strumento fondamentale per avviare quel processo di reclutamento del personale sanitario le cui carenze sono attualmente la più grave criticità del nostro SSR”

 

 

 

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